Chi è il temporary manager e perché può salvare un’azienda
Crisi, aumento del prezzo dell’energia, problematiche relative al personale. Il temporary manager è una figura professionale sempre più richiesta dalle aziende per migliorare le proprie performance. Non tutti infatti hanno competenze specifiche in questo ambito e spesso il vero problema è saper analizzare i processi in modo obiettivo. Chi ha fondato un’azienda o chi gestisce un’attività da diversi non ha la capacità di analizzare i dati in maniera oggettiva.
Perché scegliere un temporary manager
Scegliere un temporary manager significa investire tempo e risorse per migliorare il proprio business e crescere nel mercato. Farsi aiutare non è segno di debolezza, ma è un grande gesto di altruismo nei confronti dei propri dipendenti e dei propri soci (nel caso in cui ci siano). Per uscire dalla crisi infatti è necessario avere uno sguardo esterno e affidarsi a professionisti con esperienza capaci di analizzare dati e processi e migliorarli.
Il temporary manager è la figura aziendale più indicata per uscire dalla crisi o per pianificare attività aziendali a breve e lungo termine. Il termine temporary manager è recente ma l’introduzione di una figura capace di trainare le aziende verso il successo nasce negli anni Settanta quando il sistema “fordista” inizia a dare i primi segnali di cedimenti a causa della crisi petrolifera. In quel periodo bisognava correre ai ripari e non tutti avevano competenze e capacità per farlo. Ecco le prima ristrutturazioni aziendali e i primi “consulenti esterni” che aiutavano le aziende a far quadrare i bilanci e a investire in modo performante e consapevole.
Flessibilità e visione imprenditoriale
Molte aziende vivono ancora nel passato e hanno grandi apparati amministrativi che rallentano le decisioni manageriali. Le crisi del passato e il mercato liquido invece hanno portato i manager ad attuare modelli più flessibili al passo con i tempi e con il mercato. Le aziende di oggi devono avere strutture dirigenziali agili per adattarsi più facilmente ai cambiamenti. Il temporary manager è la figura ideale per assolvere questo compito perché lavora su più fronti ed è capace di gestire un’azienda in modo strategico e operativo allo stesso tempo. Scegliere di intraprendere attività di temporary management non significa necessariamente licenziare i manager precedenti e non vuol dire che la precedente gestione abbia lavorato male. Le aziende che si affidano a un temporary manager spesso hanno solo bisogno di aiuto nel gestire cambiamenti interni, ridefinire i processi aziendali o avviare nuovi modelli di business.
Cosa fa il temporary manager
Nello specifico, l’attività del temporary manager si struttura in questo modo:
- Analisi generale della situazione aziendale
- Analisi dei punti di forza e di debolezza
- Individuazione di interventi operativi da discutere con l’azienda
- Individuazione di best practice che possono aiutare l’azienda a crescere
In poche parole, il temporary manager assolve le stesse funzioni del manager: l’unica differenza sta nel parametro temporale. La durata del temporary management è solitamente fra i tre e i nove mesi: si tratta di una gestione temporanea perché non ha l’obiettivo di essere assunta in azienda e non ha “paura” a prendere decisioni emergenziali e impopolari che difficilmente potrebbero essere prese da manager interni all’azienda. A livello di costi, il prezzo del temporary management può variare in base a diversi parametri e a una serie di fattori: posizione del temporary manager, durata della prestazione, attività da svolgere. Il suo costo non è paragonabile a quello del manager perché l’azienda risparmia su costi di assunzione, auto aziendale, formazione e contributi previdenziali.
Sintegrum, leader nel temporary management
In Sintegrum abbiamo sviluppato competenze di temporary management nel corso del tempo e questo lo dobbiamo a una solida e lunga permanenza dei soci e del team multidisciplinare in aziende leader di settore in ambito nazionale e internazionale. Per noi, il temporary manager è una figura professionale integrante nel processo aziendale del quale gestisce lo specifico cambiamento perché realizza un piano integrato di business operativo e performante. L’obiettivo è quello di risolvere i problemi e breve termine e fornire al management le competenze necessarie per gestire crisi future o per intervenire in azienda in modo energico.
Differenze fra consulente e temporary manager
A primo impatto possono sembrare ruoli affini, ma nella realtà dei fatti non è così. Il consulente identifica il miglioramento e delega al cliente l’implementazione, mentre il temporary manager è parte attiva dell’organizzazione e segue tutto il processo dalla pianificazione all’implementazione. Spesso inoltre il consulente appartiene alla schiera dei dipendenti della società e non ha la capacità di analizzarla in profondità (in quanto stipendiato). Meglio un temporary manager che ha mentalità imprenditoriale e che può vantare su esperienze di business ad ampio raggio. Mentre i consulenti assegnano compiti e dicono ad altri dipendenti cosa devono fare, il temporary management Sintegrum attua le decisioni condivise e lavora insieme con le persone.
13 Settembre 2022